6 - PIAZZA GIOBERTI
L’area dell’attuale piazza era esterna all’insediamento romano, in questa zona sorgeva un ponte che scavalcava il Crostolo, i cui resti sono stati rinvenuti negli scavi effettuati nel 1949. Oltre a questi resti, furono trovati due cippi con la testa scolpita del dio Termine, che forse indicavano il confine occidentale della città romana.
L’attuale corso Garibaldi infatti, corrisponde all’antico alveo del torrente Crostolo, deviato nel XIII sec. per la costruzione delle mura della città.
Per tutto il medioevo e almeno fino alla fine del 1700, l’area limitrofa alla piazza, tra via Emilia e l’alveo del Crostolo, era sfruttata per attività artigianali, sorgeva infatti un mulino da grano e una sede dell’”Arte dei Calzolai”, in quanto vi scorreva un canale sotterraneo.
Nella prima metà del 1800 l’area venne riqualificata con l’abbattimento del quartiere Guasco e la creazione della piazza, dove venne eretto nel 1842 l’obelisco, in ricordo del matrimonio tra il Duca estense Francesco V e Adelgonda di Baviera.
Dopo gli avvenimenti politici unitari del 1859, l’obelisco fu consacrato ai primi martiri della libertà.
L’attuale corso Garibaldi infatti, corrisponde all’antico alveo del torrente Crostolo, deviato nel XIII sec. per la costruzione delle mura della città.
Per tutto il medioevo e almeno fino alla fine del 1700, l’area limitrofa alla piazza, tra via Emilia e l’alveo del Crostolo, era sfruttata per attività artigianali, sorgeva infatti un mulino da grano e una sede dell’”Arte dei Calzolai”, in quanto vi scorreva un canale sotterraneo.
Nella prima metà del 1800 l’area venne riqualificata con l’abbattimento del quartiere Guasco e la creazione della piazza, dove venne eretto nel 1842 l’obelisco, in ricordo del matrimonio tra il Duca estense Francesco V e Adelgonda di Baviera.
Dopo gli avvenimenti politici unitari del 1859, l’obelisco fu consacrato ai primi martiri della libertà.